COME CAPIRE LO STATO DI SALUTE DI BOCCA E DENTI

COME CAPIRE LO STATO DI SALUTE DI BOCCA E DENTI
Essere in buona salute è un’impresa nella quale siamo i principali responsabili di noi stessi, con la collaborazione dei medici ogni qual volta emerge un problema. Questo è vero in particolar modo per i nostri denti e la salute orale. Troppo a lungo i denti sono stati considerati come qualcosa di accessorio, quasi al di fuori del nostro corpo, e del quale ricordarsi unicamente nel momento in cui diventavano problematici. Ovviamente non è così, e la salute orale sta finalmente diventando un patrimonio culturale comune, nella comprensione che molte malattie passano dalla bocca o comunque sono aggravate da una sua scarsa cura. Ma come fare a capire lo stato di salute dei nostri denti?
La salute orale e la consapevolezza
Oggi molte più persone di una volta si lavano i denti, utilizzano il filo interdentale e stanno attente agli alimenti che ingeriscono. Tuttavia, per raggiungere un livello ancora superiore di consapevolezza della propria salute, sarebbe bene osservare regolarmente la propria bocca, ascoltarne i segnali, per notarne i cambiamenti al fine di segnalarli tempestivamente al nostro dentista. Insomma, la manutenzione dei propri denti non dovrebbe essere affidata unicamente al periodico appuntamento dal dentista, ma diventare un piccolo impegno quotidiano con noi stessi.
Il rischio dell’autodiagnosi è ovviamente quello di farsi suggestionare da quello che si legge su internet, attribuendosi malattie gravi e precipitando in uno stato di angoscia che potrebbe essere del tutto ingiustificato. Il metodo migliore è quindi eseguire da soli degli esami di base, senza tuttavia saltare immediatamente alle conclusioni più drammatiche.
Ho una carie?
Il sintomo più comune della carie è la sensibilità aumentata al caldo e al freddo, dovuta al “buco” che si sta formando nello smalto. Se la cosa non è episodica e si ripete, è bene concentrarsi per identificare esattamente il dente coinvolto per poterlo così indicare esattamente al dentista. Attenzione, mentre una carie causa quasi sempre un’aumentata sensibilità, non è vero il contrario, ovvero dei denti sensibili non segnalano necessariamente che sono cariati.
Le mie gengive sono sane?
Il principale problema della malattia gengivale è che spesso è asintomatica fino a quando un dente non dondola; in tal caso la malattia è già in uno stadio molto avanzato. Per cercare di anticipare la diagnosi, è bene osservare attentamente le nostre gengive senza aspettare la periodica visita di controllo. L’attenzione va concentrata su di un eventuale recesso gengivale e se appaiono più gonfie e arrossate. Inoltre non vanno sottovalutati eventuali sanguinamenti in seguito all’uso dello spazzolino e del filo interdentale.
L’alito cattivo non è solo un problema sociale…
Alito cattivo e magari anche un sapore metallico in bocca sono preoccupanti e assolutamente da non sottovalutare; potrebbero essere il segnale di tessuti in necrosi. Non è detto che sia così, le cause potrebbero essere numerose altre, da uno scompenso vitaminico ad una indigestione, ma è bene appurare il prima possibile l’origine dell’odore.
Guardiamoci allo specchio!
I tumori della bocca sono numerosi, alcuni più aggressivi e altri meno, ma in generale il modo migliore per contrastarli è l’auto-osservazione eseguita a scadenze non troppo dilatate. Rispetto ad altre aree del corpo c’è che possiamo vedere da soli se c’è qualche anomalia; è un vantaggio da non sprecare! Bisogna stare attenti a cambiamenti di colore o densità su pareti interne delle labbra e delle guance, sulla lingua, e poi eventuali rigonfiamenti sulle gengive o anche su altre parti della bocca e della faccia/collo. Come regola generale, una volta individuata un’area sospetta, è bene mantenerla sotto osservazione per 2 settimane e controllare se sparisce da sola; se non succede è opportuno andare dal dentista.