Parola alla Dott.ssa Dodon: l’igiene orale baluardo di prevenzione. 

Natalia Dodon è originaria della Moldova, precisamente della capitale Chisinau; in gioventù si è traferita in Italia al seguito della madre e ha conseguito il diploma odontotecnico presso l’Istituto “Giorgi” di Treviso. Nel 2014 si è laureata in Igiene Dentale all’Università di Padova. Fra un anno festeggerà i suoi primi 10 anni di carriera, tutti nel gruppo Odontosalute. 

Dottoressa, cos’è cambiato nel suo lavoro rispetto a quando ha cominciato?
Molte cose sono notevolmente progredite grazie ad una continua ricerca scientifica; il miglioramento è avvenuto sia in termini di risultati, con igieni dentali professionali più accurate, ma anche nel senso di un maggior confort per i pazienti. La strumentazione è diventata sempre più precisa e al contempo delicata sul dente da pulire; anche i prodotti che usiamo sono sempre meno invasivi e la ricerca spinge nella direzione dell’essere il più conservativi possibile, per proteggere e rinforzare il dente naturale. Anche gli strumenti per l’igiene dentale a casa sono molto diversi da quelli di solo 10 anni fa; ormai gli spazzolini elettrici sono un’opera d’ingegneria, con una capacità pulente straordinaria.

Senza fare nomi di prodotti commerciali, secondo lei quanto bisogna spendere per un buon spazzolino elettrico?
Per uno spazzolino elettrico semplice ma con una buona capacità pulente direi non meno di 50-60 euro. Diciamo che se ne spendiamo 70 avremo una buona probabilità di aver comprato un buon spazzolino elettrico.

A che età è bene che i genitori portino i loro bambini dall’igienista dentale?
Prima si comincia e meglio è! In questo modo si abituano i bambini all’ambiente dello studio dentistico, a vedere gli strumenti e gli odontoiatri. Il consiglio che do ai genitori è di cominciare a portare con sé i bambini quando devono andare dal dentista, in modo che possano assistere alle cure che il dentista pratica a mamma o papà. È importante anche che siano lasciati toccare lo studio, i bambini familiarizzano molto attraverso il tatto. Idealmente è un percorso che inizia presto nell’infanzia, prima ancora che vengano effettuati i primi trattamenti, così sapranno che quando toccherà a loro non gli succederà nulla di male. 

Che età aveva il paziente più piccolo su cui le è capitato di intervenire?
Una bimba di 3 anni. Abbiamo fatto una sorta di visita e abbiamo usato insieme uno spazzolino per togliere la placca. Abbiamo giocato e le ho fatto conoscere il filo interdentale. È stato tutto molto semplice e divertente.

E per quanto riguarda l’altro estremo, le età più avanzata?
Ho molti pazienti tra i cosiddetti “grandi anziani”. Non c’è un’età per smettere di occuparsi della propria salute, e così anche della propria salute orale. 

Le viene mai richiesta l’anestesia prima di un’igiene dentale professionale?
Di norma per eseguire l’igiene professionale non è necessaria l’anestesia, anche perché la strumentazione di ultima generazione è veramente precisa e delicata. Tuttavia, ci sono sempre dei casi sporadici di particolari sensibilità concentrate su specifici denti; per questi pazienti si può eseguire un’anestesia locale che isoli un singolo dente o una zona specifica, per maggior confort della persona. 

C’è un consiglio molto pratico che può dare a chi ci sta leggendo?
Bere e risciacquare la bocca con acqua dopo i pasti. L’acqua aiuta a rialzare il pH della bocca, che ad ogni pasto si abbassa creando un ambiente acido che favorisce la proliferazione batterica. Quindi dopo aver mangiato è bene risciacquare con acqua o utilizzare uno spray specifico per rialzare il pH. Inoltre, se proprio non si può utilizzare lo spazzolino, in effetti può essere utile masticare una gomma – di solito bastano anche solo 5 minuti – dato che induce la produzione di saliva che, a sua volta, aiuta la nostra bocca a ritornare ad una situazione di pH più “neutro”.

Un’ultima domanda: come considera la situazione dell’igiene orale del nostro Paese?
Mi sento di dire che c’è tanto lavoro da fare e c’è tanto spazio per migliorare, soprattutto sull’istruzione e sulla motivazione dei pazienti.

7 Aprile, 2023